“Piccoli Mozart crescono”

Lettera scritta alla redazione del settimanale Famiglia Cristiana dopo aver letto l’articolo “Piccoli Mozart Crescono”.

Piccoli Mozart crescono

Spett. Direttore di Famiglia Cristiana.

Mi chiamo Giuliano Mariotti, sono un vostro abbonato. Nello sfogliare il n° 11 della vostra rivista ho visto con molto piacere l’articolo “Piccoli Mozart Crescono”, ma nel leggerlo non ho potuto fare a meno di sentirmi un po’ irritato e sconfortato. Frasi come “ci si affida ad un maestro privato o non esiste nulla” fanno male, perché saltano a piè pari 50 anni di educazione musicale attiva e in continuo rinnovamento legata al mondo dilettantistico. Inoltre ignora una felice realtà nell’ambito della Scuola Media ampiamente diffusa nel nostro paese.

Il progetto musicale descritto dal vostro articolo è probabilmente “pionieristico” per la formazione  sinfonica, ma risulta in ritardo di almeno 25 anni rispetto alle scuole di musica gestite da molte Bande musicali di tutta Italia.

Non vorrei essere frainteso. Sono contento che un giornale come il vostro parli di un progetto così meritevole. Ma la situazione dell’educazione musicale nel nostro paese descritta dall’articolo in questione, pur essendo veritiera per quanto riguarda l’istituzione scolastica ufficiale, non corrisponde al vero, oltre a fare un torto a tutte quelle persone che da anni lavorano nel settore dell’educazione musicale. 

Ho sentito l’esigenza di scriverle per farle conoscere due (ma ne esistono altre) realtà educativo/musicale di cui è ricca la nostra penisola. La prima in effetti, anche se poco pubblicizzata, la dobbiamo al nostro ministero. La seconda fa parte della nostra tradizione popolare ed è la Banda musicale.

Mi spiego meglio: 

Insegno Clarinetto in una Scuola Media ad indirizzo musicale. Da 45 a 70, è il numero dei ragazzi che formano la nostra orchestra. 

La Scuola Media ad indirizzo Musicale prevede una sezione dove oltre alle materie tradizionali  viene insegnato uno strumento. Per la scelta si hanno a disposizione 4 tipi di strumento. Nella mia scuola oltre al Clarinetto si insegnano il Flauto traverso, la Chitarra e il Pianoforte, ma ci possono essere anche Violino. Oboe, Corno, Violoncello, Tromba etc. etc.

Questo tipo di scuola esiste dal 1976 (posso sbagliare di qualche anno, ma sono in ogni modo gli anni ‘70 ), era chiamata sperimentale ma dal 2000 non lo è più.

Nella provincia di Brescia dove io insegno questo assetto scolastico è presente in 8 scuole distribuite fra i paesi e la città. Ogni anno si organizza una rassegna musicale nella quale si esibiscono le varie orchestre scolastiche. Esistono inoltre, sparsi in tutta la penisola, vari concorsi di esecuzione e di composizione per organici di questo tipo.

La quantità di queste scuole varia da provincia a provincia, ma non mi pare che esista un numero limite all’indirizzo musicale.

Come ho già detto sono un insegnante di musica, la mia passione è da sempre legata alla  Banda musicale.

La mia attività con le bande mi ha permesso di conoscere  varie realtà bandistiche in tutta Italia, dalla Sicilia al Friuli. Tante bande oggi hanno una scuola di musica ben organizzata dove si insegna  a suonare insieme già dai primi mesi di scuola, difatti è sempre prevista la formazione di una “Mini banda”, o “Juniors Band”. Ho conosciuto tanti modi per chiamarla ma in pratica è un orchestra a fiato e percussioni formata da ragazzi. Ogni anno in più parti del nostro paese ci sono concorsi di esecuzione e composizione bandistica e sempre più spesso c’è una sezione dedicata alle Bande giovanili. 

Sono convinto che molti resterebbero sorpresi dal livello tecnico e musicale che raggiungono questi organici. 

I Metodi (testi musicali) collettivi statunitensi che usiamo adesso permettono di suonare insieme già dal primo giorno, esistono inoltre almeno due edizioni italiane pubblicate di recente.

Strano mondo il mondo bandistico; la quasi totalità degli strumentisti a fiato e a percussioni delle nostre orchestre ha iniziato i primi passi proprio nelle Bande. In tutta Europa, Italia compresa, esistono decine di case editrici specializzate in musica bandistica che producono centinaia di nuovi lavori ogni anno. Questi lavori sono pensati per vari gradi di difficoltà in modo che ogni Banda possa accedere ad un vasto repertorio adatto alle proprie possibilità. Le industrie e i negozi produttrici di strumenti a fiato sanno bene che prosperano proprio grazie alle Bande. 

E’ illuminante e non ha bisogno di commenti il significato legato al nome con cui viene chiamata la banda in molti paesi che ho visitato: “la musica”. 

Ebbene, nonostante  tutto questo, quando non è ignorata,  la Banda viene considerata nel migliore dei casi una compagine folcloristica  da esibire in qualche sagra paesana.

Sarebbe bello che un giornale come il Vostro si interessasse a queste due realtà musicali molto diffuse nel paese ma anche molto ignorate dai Media.

Distinti saluti

Giuliano Mariotti